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[Chicco66]

Salve, qualcuno del gruppo ha idea come si faccia capire età di un mattoncino? Ovvero capire in che anno è stato prodotto? Grazie

[maxfarnea]

Salve, qualcuno del gruppo ha idea come si faccia capire età di un mattoncino? Ovvero capire in che anno è stato prodotto? Grazie

L'anno preciso non credo si riesca, però nel tempo per i brick più comuni sono cambiati gli stampi e un'idea del periodo si riesce a farsela.

È utile per sapere se un set vintage magari è stato 'rattoppato' con pezzi nuovi, o nel caso tu debba restaurarne uno avere un modo per scegliere pezzi coerenti con la sua epoca.

Qui c'è un video abbastanza interessante in merito: https://www.youtube.com/watch?v=ZpwnF1nG_bo

Poi trovi diversi link sull'argomento, ad esempio

https://hubpages.com/games-hobbies/Vintage-Lego-Sets-How-to-Identify-and-Collect-Classic-Lego-Bricks

https://www.inverso.pt/legos/Textos/bricks/2X4brick_vs02.htm



https://www.inverso.pt/legos/Textos/bricks/2X2brick_vs02.htm

[Chicco66]

Volo vedere i link e grazie

[lucajuventino]

Il video è abbastanza esaustivo, i link fanno riferimento a parti molto vecchie (anni '60).
Diciamo che è facile riconoscere i pezzi in CA degli anni '60 contro i pezzi in ABS degli anni '70 in avanti. Diventa più sottile riconoscere le differenze tra i pezzi anni '70, anni '80, anni '90 e attuali. Soprattutto negli anni '90 la parte difficile è che in uno stesso set ci possono essere pezzi più vecchi insieme a produzioni più nuove. Tanto per fare un esempio:



Trovi da sinistra verso destra un pezzo anni '70/'80 poi uno anni '90 e infine uno attuale. Poi c'è la questione del punto di iniezione (sul lato nei brick anni '70/80 mentre successivamente è finito su uno stud, "rovinando" leggermente la scritta LEGO. La stessa scritta LEGO sugli studs varia di stile nei primi anni poi dagli anni '80 si stabilizza alla versione moderna.


Sui pezzi più vecchi si legge ancora "PAT-PEND" che indica ancora l'attesa del brevetto. Questi pezzi però furono stampati anche oltre la data in cui il brevetto venne concesso (tutti ricordano il giorno in cui la domanda fu depositata, ma il brevetto venne ottenuto solo nel 1961) perché gli stampi sono molto costosi e non aveva senso buttarlo via solo per una scritta ininfluente. Quindi ci sono brick primi anni '70 con ancora la scritta PAT-PEND.

Diciamo che tra tipologia di plastica (anche questa cambia nel tempo, guardate solo i problemi cromatici degli ultimi anni!), modalità di stampo e scritte varie sopra o sotto il pezzo, si può capire l'età approssimativa (diciamo al "decennio") di un pezzo LEGO.

[Chicco66]

Salve quanto si riperquote sul "valore" la differenza di epoca dei mattoncini? E se un kit lo faccio di un altro colore è blasfemico? Grazie

[maxfarnea]

Salve quanto si riperquote sul "valore" la differenza di epoca dei mattoncini? E se un kit lo faccio di un altro colore è blasfemico? Grazie

Per un collezionista tanto più il set è conforme all'originale e più è di valore, tanto che alcuni sono disposti a spendere dei bei soldi per set MISB, cioè mai aperti ed esattamente come li avresti trovati in negozio sullo scaffale 30 anni fa.

Penso però che molti appassionati, me per primo ad esempio, non trovino scandaloso se un set non è esattamente identico all'originale se comunque evoca lo stile dell'epoca con tutto l'immaginario e i ricordi annessi. Un colore diverso? Io lo trovo un esercizio simpatico e spesso rende interessante un set comune a cui magari ci siamo abituati.

[lollo]

Concordo con Max 

[lucajuventino]

Sull'originalità dei mattoncini, ovvio che usare i pezzi coerenti con il periodo rendono il set più "originale". Il valore però dipende più dalle condizioni dei pezzi, dalla sua completezza con istruzioni e scatola. Certo che l'attuale moda di "rebrickkare" i set vecchi si scontra con chi prova a spacciare per "originale" un set anni '80 fatto con i pezzi odierni (e quindi con prezzo adeguato!).

Non c'è nulla di male nel rifare i vecchi set con pezzi moderni o anche con colori diversi, questo è un gioco ed è bello giocare. Cercare di prendere per scemi gli altri, proponendogli delle "sòle" è tutt'altro discorso. C'è da dire che i colori dei mattoncini sono leggermente cambiati nel tempo e non tutti i pezzi del passato hanno un corrispettivo "moderno" (i casi più eclatanti sono i pezzi grigi) così affiancare pezzi di toni diversi perché derivanti da epoche diverse, può rendere il set un po' bruttino alla vista.

[Chicco66]

Salve, personalmente i set cerco di usare i colori classici cioè se in origine era giallo lo faccio rosso

[Montgomery Montgomery]

Salve quanto si riperquote sul "valore" la differenza di epoca dei mattoncini? E se un kit lo faccio di un altro colore è blasfemico? Grazie

Per un collezionista tanto più il set è conforme all'originale e più è di valore, tanto che alcuni sono disposti a spendere dei bei soldi per set MISB, cioè mai aperti ed esattamente come li avresti trovati in negozio sullo scaffale 30 anni fa.

Penso però che molti appassionati, me per primo ad esempio, non trovino scandaloso se un set non è esattamente identico all'originale se comunque evoca lo stile dell'epoca con tutto l'immaginario e i ricordi annessi. Un colore diverso? Io lo trovo un esercizio simpatico e spesso rende interessante un set comune a cui magari ci siamo abituati.

verissimo!

Anche perchè molti set vecchi sono presi da treni o case realmente esistiti. però magari sono in colori strani o diversi perchè negli anni 80 colori come l'arancione o il tan non esistevano

[Ste]

Bello rifare set della nostra infanzia. Sinceramente con colori originali è fantastico. Il trans yellow era l unico giallo per vetri dello spazio 1979/80 poi arrivati tutti gli altri colori